«Libero Pensatore» (sempre)

Nella pianificazione urbanistica l’Amministrazione pubblica può stabilire, nell’esercizio della sua discrezionalità, diverse forme di tutela del territorio con lo scopo, da una parte di valorizzazione il patrimonio edilizio di interesse culturale, storico ed ambientale, dall’altro assicurare un corretto sviluppo urbano su specifiche aree limitandone, o meno, l’espansione in relazione a finalità di interesse pubblico.

Si può allora sostenere che la destinazione di una determinata zona non è necessariamente dipendente dalla vocazione della stessa, ben potendo dipendere da altri fattori proiettati allo sviluppo in determinate direzioni, ovvero alla salvaguardia di precisi equilibri che possono risultare più opportuni e convenienti rispetto a scelte urbane e/o all’equilibrio ambientale.

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Vincoli e vincolo cimiteriale

Nella pianificazione urbanistica l’Amministrazione pubblica può stabilire, nell’esercizio della sua discrezionalità, diverse forme di tutela del territorio con lo scopo, da una parte di valorizzazione il patrimonio edilizio di interesse culturale, storico ed ambientale, dall’altro assicurare un corretto sviluppo urbano su specifiche aree limitandone, o meno, l’espansione in relazione a finalità di interesse pubblico.

Si può allora sostenere che la destinazione di una determinata zona non è necessariamente dipendente dalla vocazione della stessa, ben potendo dipendere da altri fattori proiettati allo sviluppo in determinate direzioni, ovvero alla salvaguardia di precisi equilibri che possono risultare più opportuni e convenienti rispetto a scelte urbane e/o all’equilibrio ambientale.

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L’articolo 13 del d.lgs. 163/2006

Il diritto di accesso viene trattato nell’articolo 13 “Accesso agli atti e divieti di divulgazione” del D.Lgs. n. 163/2006 dove si individua una procedura “speciale” dell’accesso agli atti delle procedure di gara e della loro esecuzione, ivi comprese le candidature e le offerte, chiarendo che si tratta di un regime differenziato rispetto alla disciplina della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni.

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Il diritto di accesso del codice dei contratti

L’articolo 13 del d.lgs. 163/2006

Il diritto di accesso viene trattato nell’articolo 13 “Accesso agli atti e divieti di divulgazione” del D.Lgs. n. 163/2006 dove si individua una procedura “speciale” dell’accesso agli atti delle procedure di gara e della loro esecuzione, ivi comprese le candidature e le offerte, chiarendo che si tratta di un regime differenziato rispetto alla disciplina della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni.

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Nel nuovo processo di armonizzazione contabile un ruolo determinante viene svolto dalla programmazione, obiettivo dichiarato per rispondere alle esigenze di celerità, certezza, efficienza, efficacia dell’azione amministrativa, rendendo disponibile le risorse finanziarie in tempi certi e responsabilizzando le singole amministrazioni pubbliche nel versante della buona gestione economica, in aderenza con i principi primari delineati dall’articolo 97 della Costituzione.

Le esigenze di stabilità, associate all’incertezza degli scenari normativi e della globalizzazione, impongono regole di condotta predeterminate in grado di rispondere in tempo utile ai bisogni pubblici e alle aspettative dei cittadini a fronte di un organo elettivo di governo che nella stesura del bilancio concretizza il programma di mandato con l’erogazione di una molteplicità di beni e servizi di interesse generale e del singolo.

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Il Documento unico di programmazione (DUP)

Nel nuovo processo di armonizzazione contabile un ruolo determinante viene svolto dalla programmazione, obiettivo dichiarato per rispondere alle esigenze di celerità, certezza, efficienza, efficacia dell’azione amministrativa, rendendo disponibile le risorse finanziarie in tempi certi e responsabilizzando le singole amministrazioni pubbliche nel versante della buona gestione economica, in aderenza con i principi primari delineati dall’articolo 97 della Costituzione.

Le esigenze di stabilità, associate all’incertezza degli scenari normativi e della globalizzazione, impongono regole di condotta predeterminate in grado di rispondere in tempo utile ai bisogni pubblici e alle aspettative dei cittadini a fronte di un organo elettivo di governo che nella stesura del bilancio concretizza il programma di mandato con l’erogazione di una molteplicità di beni e servizi di interesse generale e del singolo.

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Lo sviluppo di una Comunità è sempre più legato alla capacità dei soggetti istituzionali ed economico – sociali di interagire per la costruzione di un modello razionale in grado si sostenere la distruzione delle risorse tra ricchi e poveri, per una equilibrata crescita del reddito individuale e di quello collettivo in modo da limitare fortemente le discriminazioni e i conflitti interni, depotenziando ogni ragione di diversità nel Paese, in una nuova sfida culturale prima che politica, collocata in un sistema privatizzato, internazionalizzato, globalizzato.

Il concetto che alimenta la gestione delle risorse finanziarie è quello che si lega alla conservazione dell’esistente e al reperimento di nuovi soggetti finanziatori, mentre per quelle energetiche si punta alla rigenerazione (fonti rinnovabili) impedendone uno sfruttamento errato che porta alla perdita irrimediabile del sistema ambiente, per un aumento insensato dei consumi e una crescita esponenziale a danno dell’uomo e della natura, in evidente contrapposizione alla politica dei paesi occidentali

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Modelli di sviluppo urbano

Lo sviluppo di una Comunità è sempre più legato alla capacità dei soggetti istituzionali ed economico – sociali di interagire per la costruzione di un modello razionale in grado si sostenere la distruzione delle risorse tra ricchi e poveri, per una equilibrata crescita del reddito individuale e di quello collettivo in modo da limitare fortemente le discriminazioni e i conflitti interni, depotenziando ogni ragione di diversità nel Paese, in una nuova sfida culturale prima che politica, collocata in un sistema privatizzato, internazionalizzato, globalizzato.

Il concetto che alimenta la gestione delle risorse finanziarie è quello che si lega alla conservazione dell’esistente e al reperimento di nuovi soggetti finanziatori, mentre per quelle energetiche si punta alla rigenerazione (fonti rinnovabili) impedendone uno sfruttamento errato che porta alla perdita irrimediabile del sistema ambiente, per un aumento insensato dei consumi e una crescita esponenziale a danno dell’uomo e della natura, in evidente contrapposizione alla politica dei paesi occidentali

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La legge si preoccupa poi di sanzionare la violazione delle disposizioni sulla quota di lista. In tale ipotesi, infatti, l’equilibrio di genere (che andrà a regime e sarà operativo dopo i primi cinque anni dell’entrata in vigore della legge 23 novembre 2012, n. 215), dovrà essere garantito dall’ufficio elettorale cui spetta il potere riduttivo dei candidati del sesso più rappresentato (il cui limite massimo di rappresentatività è pari al 60 per cento, con arrotondamento all’unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso meno rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi).

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Il nuovo governo dell’area vasta


 

La legge si preoccupa poi di sanzionare la violazione delle disposizioni sulla quota di lista. In tale ipotesi, infatti, l’equilibrio di genere (che andrà a regime e sarà operativo dopo i primi cinque anni dell’entrata in vigore della legge 23 novembre 2012, n. 215), dovrà essere garantito dall’ufficio elettorale cui spetta il potere riduttivo dei candidati del sesso più rappresentato (il cui limite massimo di rappresentatività è pari al 60 per cento, con arrotondamento all’unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso meno rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi).

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Il manager di rete

Il manager di rete è una figura che è portata alle sfide del cambiamento e si caratterizza per la multidisciplinarietà della preparazione (frutto sia di un percorso formativo giuridico – economico che di esperienza organizzativa pratica), con doti e qualità da leader costruite sul e nel campo.

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Manager di rete

Il manager di rete

Il manager di rete è una figura che è portata alle sfide del cambiamento e si caratterizza per la multidisciplinarietà della preparazione (frutto sia di un percorso formativo giuridico – economico che di esperienza organizzativa pratica), con doti e qualità da leader costruite sul e nel campo.

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