Si può ammettere la decadenza del consigliere comunale assenteista motivata dal mancato esercizio del munus publicum), un’assenza alla partecipazione delle sedute dell’organo consiliare, sintomo normativamente previsto che, a seguito di un procedimento in contraddittorio con l’interessato, può portare alla cessazione della carica per una protratta inerzia ingiustificata al proprio dovere di garantire da una parte, la funzionalità del Consiglio, dall’altra parte (a volte ritenuta secondaria), l’esercizio del mandato in rappresentanza dei cittadini elettori[1].
Continua a leggereLa decadenza del consigliere assenteista silente
Si può ammettere la decadenza del consigliere comunale assenteista motivata dal mancato esercizio del munus publicum), un’assenza alla partecipazione delle sedute dell’organo consiliare, sintomo normativamente previsto che, a seguito di un procedimento in contraddittorio con l’interessato, può portare alla cessazione della carica per una protratta inerzia ingiustificata al proprio dovere di garantire da una parte, la funzionalità del Consiglio, dall’altra parte (a volte ritenuta secondaria), l’esercizio del mandato in rappresentanza dei cittadini elettori[1].
Continua a leggere→